Lucio Tolar fotografo naturalista

La storia di Lucio Tolar

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Ciao Lucio piacere di conoscerti e benvenuto! Iniziamo con le presentazioni:

Mi chiamo Lucio Tolar, su Facebook mi potete trovare come Lucio Natura e faccio il fotografo naturalista da 25 anni per hobby. La mia passione sono gli ungulati e gli animali selvatici in generale.

Poi amo fotografare gli ambienti boschivi, le foreste e in particolare gli alberi secolari.

Ho realizzato anche vari libri: uno di questi è “Boschi senza confini”, un libro con diversi capitoli riguardanti diverse aree boschive e forestali.
Altri libri che ho fatto: Doberdò del Lago. Visioni sul Carso e Giganti della memoria. Grandi alberi e monumenti naturali del Friuli Venezia Giulia.

Foto di Linci di Lucio Tolar

Da fotografia a fototrappolaggio, come è nato il passaggio?

Ho integrato la fotografia con il fototrappolaggio per riuscire a fotografare animali più elusivi. In inverno riprendo solo tassi, faine e cinghiali. In estate una grande varietà di animali. Ne ho 4/5, per lo più boskon guard acquistate da Scubla. Dopo un paio di anni ho iniziato a riprendere gli sciacalli.

Le fototrappole le uso da 10 anni circa e grazie ad esse, dopo vari tentativi ho trovato la zona giusta dove vivevano gli sciacalli e da lì è iniziato un lavoro per poterli fotografare dal vivo in natura.

Dove li hai ripresi le prime volte?

All’interno della boscaglia, nel fitto. Nella fitta boscaglia del Carso si riprende spesso il gatto selvatico e gli sciacalli. La cosa strana è che ho ripreso diversi soggetti di gatti selvatici ma nella stessa area. Il gatto l’ho ripreso sempre di notte. Lo Sciacallo dall’imbrunire o di solito di notte.

Solo una volta ho ripreso un gatto selvatico di giorno, alle 15.00.

Quindi trovata la zona hai iniziato a lavorare per fotografare lo sciacallo.

Foto sciacallo dorato o canis aureus italiano

Da quanto è presente lo Sciacallo Dorato in Friuli?

Forse era già presente negli anni 90, poi sono stati vittima di bracconaggio. E si sono ridotti molto.

Ora sono dieci anni che li riprendo in continuazione, ma sono molto elusivi. Né il gatto selvatico né lo sciacallo sono abitudinari. Quindi è veramente difficile trovare la zona giusta e seguirli.
Il gatto selvatico poi è quasi un fantasma, appare sempre di sorpresa, pochi secondi e fugge via.

Poi dopo aver ripreso i primi sciacalli con le fototrappole ho iniziato a fare appostamenti e li sentivo ululare al crepuscolo. Poi qualche anno fa ho avuto la fortuna di seguire una coppia che a luglio aveva i piccoli. Da agosto e settembre ho creato vari appostamenti perché avevo notato che uscivano anche alle 7 e alle 9 di mattina.

Quindi una mattina alle 9 puntuali sono usciti i cuccioloni che giravano per il territorio e io con il cuore a mille li ho fotografati.
Sono stato fortunato di norma sono animali crepuscolari, ma in quel caso era dei cuccioloni in esplorazione e ho avuto la possibilità di riprenderli. Avevano 3-4 mesi.

Le foto sono queste che trovi sotto e che sono state utilizzare da Daniele Zovi per il suo libro Italia Selvatica. Queste foto sono state pubblicate anche da Geo su Raitre.

Com’era fatto il capanno e a che distanza erano?

Le foto le ho scattate che erano ad una distanza di 20 metri. Il capanno l’ho costruito come un bunker, utilizzando solo materiali presi in loco, dall’ambiente. Ormai sono decenni che costruisco capanni per fotografare gli animali selvatici.

Ma l’animale selvatico ti vede o sente il tuo odore?

L’animale guarda verso di te, non è tranquillo. Si annusa attorno, è sospettoso, forse vede la lente della macchina fotografica, come fosse uno specchio. Ma essendo giovani ed essendo nella boscaglia, sono un pò più spavaldi e si lasciano fotografare.

Ho letto che molti muoiono durante l’anno vero?

Si nel 2019 sono morti 10 esemplari investiti da macchine. Una strage. Credo principalmente giovani, magari girano esplorando il territorio non consci dei pericoli che ci esistono. Mangiano di tutto: sono onnivori. Dalle carcasse che hanno trovato risulta che mangiano molto mais dei cacciatori che viene usato per foraggiare i cinghiali e caprioli. Ma anche carcasse, piccoli uccelli, rettili ecc.

Nel 2019 li hai fotografati?

No purtroppo sono spariti all’improvviso, forse un adulto è morto investito e anche i giovani sono spariti. Peccato.

Altre foto bellissime di Lucio Tolar. Le potete vedere tutte nel suo profilo Facebook.

Grazie mille per la lettura, buona fototrappolaggio!

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