In questi anni ho testato svariate forme di alimentazioni per fototrappole come pile AA di vario tipo, batterie esterne da 6 o 12V, pile 18650 li ion e pannelli solari.
La soluzione perfetta non esiste, il motivo è semplice, esistono sul mercato tante fototrappole differenti ognuna con determinate caratteristiche ed esigenze e purtroppo non c’è un metodo definitivo per alimentarle.
I pannelli solari sono la soluzione ad una parte importante dei problemi e vanno a sostituire le batterie esterne al piombo.
Diventano quindi un sistema di alimentazione molto interessante ed efficiente, in particolare in estate, se unito alle pile AA (litio, alcaline o batterie ricaricabili nizn).
Ho avuto modo di testare per tutta l’estate il Pannello Solare SE 5200 della Bushwhacker, prodotto dall’azienda cinese Welltar.
Tipologie di pannelli solari per fototrappole
Lo si può trovare con varie tensioni di uscita: 6V, 9V e 12V.
Io ho usato il pannello da 6V per alimentare la fototrappola Big Eye D3N insieme alle pile AA Nizn ricaricabili. Il risultato è stato ottimo ed è ancora posizionato nel bosco.
Ecco la foto:
Vantaggi pannello solare per fototrappole
Il pannello ha una batteria integrata Li Ion da 5200mAh che garantisce affidabilità e durata anche nei periodi invernali e piovosi.
Inoltre è certificato waterproof come IP65. E può lavorare da -22 gradi fino a 70 gradi centigradi.
le dimensioni ridotte ma non troppo permettono anche di proteggere la fototrappola da neve e improvvisi temporali.
Non sono un amante delle batterie esterne perché sono troppo ingombranti anche se effettivamente sono una delle alimentazioni esterne più resistenti e efficienti. Questa soluzione è ideale per postazioni fisse ad alto utilizzo.
Inoltre è un pannello facilmente montabile e quindi smontabile, basta un avvitatore elettrico.
Lo consiglio e lo potete acquistare direttamente qui nel sito della Welltar.
Spero che ti sia stata utile questa mia recensione. Se hai domande scrivimi via email.
Grazie per la lettura e buon fototrappolaggio!